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L’importanza delle tassonomie e tag per il successo di una campagna paid

Quando si ha un e-commerce, la struttura e l’organizzazione dei prodotti giocano un ruolo fondamentale non solo per guidare l’utente nella scelta del prodotto che desidera, aiutandolo a trovare ciò di cui ha bisogno in modo rapido ed efficiente, ma anche e soprattutto in ottica in advertising.

Parliamo quindi di tassonomie che in termini semplici non sono altro che strutture gerarchiche che vanno a categorizzare i prodotti in un’ecommerce

Sono come il sistema di classificazione di una libreria, ma per gli articoli online. Immagina di entrare in una libreria in cui i libri sono ammassati in modo casuale senza alcun ordine. Saresti in grado di trovare il libro che stai cercando? Difficilmente, sempre che tu non decida di passare tutto il pomeriggio nel negozio o che tu abbia un buon occhio e un pizzico di fortuna!

Le tassonomie risolvono appunto questo problema organizzando i prodotti in categorie e sottocategorie logiche.

Spostando il focus sulla vendita online e partendo dal fatto che l’utente che atterra nel nostro ecommerce vuole trovare subito una risposta a ciò che sta cercando in modo intuitivo e senza sforzo, ecco che la scelta della tassonomia per la categorizzazione dei prodotti diventa cruciale. Lo diventa anche perchè per convincerlo ad acquistare l’utente considera anche l’offerta dei nostri competitor. 

Faccio un esempio concreto di ciò che mi è capitato di osservare nella mia esperienza: 

Sto cercando un sugo particolare per la pasta

Digito su Google “sugo pasta con tartufo” . 

Decido di cliccare su un sito che vende tartufi. 

All’interno del sito mi ritrovo questa scelta, (immagine sotto) formata in realtà da filtri e non vere e proprie categorie: 

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Penso:

“Salse”, inteso “sughi”? Eh no, sono salse per crostini

“Pronti”, nel senso di “piatti pronti” tipo risotto al tartufo pronto?

“Condimenti” inteso sugo per condire la pasta? No: all’interno solo olio al tartufo!

Ecco, questo è un chiaro esempio di tassonomia poco chiara e non efficace per rendere agevole la scelta dell’utente. 

E in ottica di advertising? 

All’inizio ti dicevo di quanto la scelta di un’efficace tassonomia abbia un impatto reale anche sulle campagne adv, in particolare quelle di Google Ads. 

Prendendo quest’ultimo esempio e analizzando le ricerche degli utenti per l’attivazione di campagne, ad esempio Search di Google Ads, ci accorgiamo subito che le keyword utilizzate sono molto diverse dalla scelta di categoria (nell’esempio filtri utilizzati come fossero categorie). 

Il fatto che non ci sia una corrispondenza tra ciò che viene cercato dall’utente e l’output di categoria corrispondente porta ai nostri annunci Google a mancare di pertinenza con la conseguenza di ottenere uno scarso punteggio di qualità, che si traduce in costi maggiori, poca visibilità del nostro annuncio – in quanto in asta perdiamo contro l’offerta del nostro competitor – e difficoltà di ottenere poi i risultati sperati in termini di risultati/vendite.

Per migliorare ciò, quindi, è necessario rivedere la categorizzazione dei prodotti avvicinandoci il più possibile con le ricerche degli utenti, entrando quasi in una logica di come l’utente ricerca il nostro prodotto.

Oltre alle categorie, esistono anche i tag che sono un altro tipo di organizzazione trasversale dei prodotti che vengono raggruppati per dettagli o attributi. 

Per comprenderne la differenza tra le due è che ad esempio una tassonomia può guidare un cliente alla categoria “Sughi e salse”, mentre i tag possono aiutare a filtrare ulteriormente per “senza glutine” o “biologico”. Ecco che i tag consentono agli utenti di effettuare ricerche molto specifiche e aiutare a restringere la ricerca in modo molto preciso. 

Spetta a chi progetta il sito o la user experience (UX) stabilire come organizzare categorie, tag e attributi in generale. 

Quindi, quali sono i vantaggi nella scelta di una tassonomia corretta?

  • Facilitano la navigazione: le tassonomie semplificano la navigazione per i clienti. Gli utenti possono facilmente percorrere una struttura ben definita e trovare i prodotti desiderati senza dover fare ricerche laboriose.
  • Migliorano la ricerca interna: quando un cliente utilizza la funzione di ricerca interna, una tassonomia ben definita può aiutare a generare risultati più pertinenti. Ad esempio, se un cliente cerca “tartufo sott’olio”, una tassonomia accurata indirizzerà la ricerca verso la categoria corretta.
  • Sono occasioni di cross selling e up selling: gli utenti che  atterrano in una pagina di categoria con altri prodotti correlati possono essere predisposti a provare anche altri prodotti aggiungendoli al proprio carrello.
  • Migliorano la pertinenza delle nostre campagne Google Ads: una maggiore pertinenza tra keyword ricercata e pagina di destinazione determina un miglior ranking e punteggio di qualità dell’annuncio e di conseguenza il successo della campagna. 

Investire tempo ed energie nella progettazione di tassonomie efficaci è pertanto un passo fondamentale per il successo di un ecommerce.

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